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Corse di Sicilia-Autodromo di Pergusa-La Storia

PERGUSA STORIA DI UN AUTODROMO

 

C’era una volta una pista sterrata attorno a   un lago . Quel lago  era pieno di leggende perchè  ne avevano fatto la sede di truci amori e bellissime  fanciulle   insidiate dagli Dei dell’Olimpo: “Pergusa”.

Attorno a questo lago esisteva  già , nell’immediato dopoguerra una pista sterrata  dove i giovani del luogo più con la fantasia che a bordo di potenti mezzi che a quell’epoca dell’immediato dopoguerra erano roba rara, si sfidavano  con la fantasia in gare di destrezza  e velocità.

La Sicilia di quell’epoca era una terra di passioni  e motori (per chi aveva i soldi), dove imperavano la Targa Florio, e il Giro di Sicilia, tra le gare più importanti. Ma prima di parlare di Pergusa bisogna  conoscere come  sbocciò il feeling  che si era creato tra gli Ennesi e i motori e che portò in seguito, alla costruzione dell’Autodromo.

Correva l’anno , 1948, in Sicilia imperava il mito  della Targa Florio , non vi erano molte possibilità  di gareggiare per i piloti isolani  che videro di buon grado la nascita di una  competizione che venne denominata “ Coppa della Montagna”, fra i promotori si ricordano Anatolio Papini e Vincenzo Greca Militello,rispettivamente Direttore e Presidente dell’Automobil Club di Enna che allora contava appena 250 soci ,  tra cui Paolo Lo Manto e il Sindaco dell’epoca, Paolo Savoca.

La partenza  avveniva sul rettilineo di Pirato nei pressi della Stazione omonima che serve Leonforte,  da Li  si percorreva l’odierna statale 121, fino al bivio Kamuth, dopodiché si saliva a Enna e l’arrivo era posto in Piazza S. Francesco

Tutta Enna  si fermava , addirittura i patiti si mettevano  presso il Belvedere e potevano ammirare le auto che percorrevano i tortuosi tornanti.

Ma la preparazione  e le prove costituivano un momento a se stante, episodi e aneddoti di persone che ancora in vita ricordano la corsa, raccontano  il pullulare della gente  in città e per quei tempi in cui i problemi  per poter sopravvivere erano enormi , era tanto

La domenica le persone indossato l’abito della festa  si affrettavano  a recarsi in piazza per poter prendere un posto nella tribunetta appositamente costruita o accaparrarsi un posto presso il Belvedere.

Qualche patito per le corse  (che a quei tempi non mancavano) scendeva fino al bivio Kamuth per poter ammirare da vicino le gesta dei corridori.

I concorrenti erano divisi in due categorie : “ Turismo e Sport”.

I concorrenti sono  alcuni Ennesi  che la passione ha trasformato per un giorno in piloti,  tra i quali figura Rino Mingrino  che a distanza di qualche anno diventerà  il simbolo dello sport motoristico Ennese , piloti Catanesi  come Musumeci e Ughetti e i palermitani come il Barone Antonio Pucci  e il Barone Stefano La Motta. Vincerà Ughetti che precederà Stefano La Motta e Antonio Pucci.

Nella seconda edizione vincerà Musumeci , catanese pioniere della Famosa Scuderia Etna e fisserà un tempo record  che non verrà più  battuto nelle seguenti edizioni., con la Motta e Pucci che lo precederanno sempre.

Nel 1950 alla gara viene apportata una modifica ,vengono ammesse solo vetture della classe turismo. Non  ci saranno  tempi di rilievo. Vincerà il solito Musumeci. su una Lancia Aprilia.

Davanti a La Pera e Salvatore Gagliano. Tra le 1100  si metterà in evidenza Ferdinando Jacono, che diventerà quel giorno il beniamino del pubblico.

Nel 1951 ci sarà il boom  di partecipanti: “cinquantuno”

In questa edizione le vetture sono divise  in Turismo , Gran Tursismo e Sport..

Per la categoria turismo vince Pasquale Tacci a bordo di una 1100 precedendo  Michele Schermi.

Tra le Gran Turismo si aggiudica la gara Guazzardella con una Lancia Aprilia, davanti a Salvatore La Pira su Maserati .Per la categoria Sport  tra le 750 vince Mario Piccolo che  entusiasmerà il pubblico e stabilirà per quell’epoca la velocità di 84 Km./h, staccando  di due minuti Pietro Tomasello.Nella 1100 si impone Rosario Macera davanti a Angelo Lo Monaco.

Ma mancano ancora i big Partono Placido Bordonaro e poi il beniamino Nicola Musumeci su Maserati 2000 .Vincerà  con dodici secondi di vantaggio Musumeci sullo stesso Bordonaro.

Negli anni che seguiranno  purtroppo per motivi di sicurezza la gara verrà annullata, la Commissione di Vigilanza  negherà il permesso di svolgimento della gara

Gli Ennesi tenteranno di salvare la gara  con il Giro della Cravatta , che verrà disputato quasi sullo stesso percorso, ma il feeling  con le corse da parte degli Ennesi  si sposterà presso il circuito di Pergusa, attorno all’omonimo lago

L’Anello sterrato attorno al Lago, venne asfaltato tra la fine degli anni quaranta  e i primi anni cinquanta. Ma l’Autodromo venne inaugurato nel 1958, artefice dello sport motoristico Ennese.  sarà Rino Mingrino  con Nino Gagliano  Presidente dell’Ente Autodromo di Pergusa.Il circuito viveva però sempre all’ombra della gloriosa Targa Florio che a quell’epoca viveva il suo splendore.Nel  1958 vinse il Gran Premio di Pergusa  Giulio Cabianca su Osca, nel 1959 vinse Nino Vaccarella  a bordo di una Maserati.  Ma nel 1960  il circuito trova la giusta dimensione.

La Presidenza dell’Automobil Club  si cimenta nell’Organizzazione  delle gare riservate alle Gran Turismo e alle monoposto di Formula due.Ma l’Organizzazione  nel 1962 , 1963, 1964 e 1965 si cimenta addirittura con le gare di Formula Uno (non valide per il campionato del mondo) che  porteranno in riva al lago piloti del calibro di Bandini, Rindt, Surtess Stewart ,Ragazzoni e Siffert, tanto per ricordarne alcuni.

Video d’epoca di Rino Realmutohttp://youtu.be/3gktU_WBbEA-Pergusa anni Ruggenti

I vincitori saranno nell’ordine Lorenzo Bandini a bordo di una Ferrari nel 1962.

Nel 1963  davanti alle tribune pressoché gremite  si aggiudicherà il Gran Premio del Mediterraneo Jon Surtees a bordo di una Ferrari, fresco vincitore all’epoca,di un Campionato del mondo, e nelle due edizioni del 1964 e 1965 il gran premio del Mediterraneo sarà vinto da Jo Siffert in ambedue le edizioni a bordo di una Brabham che montava un motore Ford con derivazione Repco.Ma l’Organizzazione della Formula uno sarà abbandonata dati gli alti costi di ingaggio, nonostante l’ottima figura fatta dai Dirigenti dell’Ente Autodromo Ennese nell’organizzazione delle quattro Edizioni che resteranno insieme a Siracusa, nella storia dell’Automobilismo Siciliano e che vanno dal 1962 al 1965.

Il Circuito troverà la sua collocazione con il Campionato Europeo di Formula due, l’anticamera della formula uno, il Campionato  per vetture Gran Turismo  e il campionato Europeo di F.3.

Ma le manifestazioni che monopolizzarono attorno al circuito migliaia di spettatori  furono la Coppa Città di Enna , valida dal 1962 al 1967 come prova del Campionato Internazionale di velocità e durata , e il Gran Premio del Mediterraneo  riservato alle monoposto di Formula due  e valido per il Campionato Europeo della stessa categoria.

Le Edizioni del Gran Premio di Formula due videro  tra  il 1967 e il 1970 la partecipazione di piloti di grande levatura mondiale  come Graham Hill , Jochen Rindt, Jackie Stewart, Jack Brabham , l’equivalente  di 11 titoli mondiali  di Formula uno.

Inoltre il circuito per le corse di durata  vide la presenza di autentici Campioni  delle gare di quella specialità come Jacki Ickx , Derek Bell, e Chris Amon  (14 vittorie complessive nella 24 ore di Le Mans), Pedro Rodriguez, Jo Siffert vincitore del Gran Premio del Mediterraneo nel  1964 e nel 1965, il compianto Lorenzo Bandini vincitore della prima edizione della corsa nel 1962, Jon Surtees  vincitore del Gran Premio nel 1963,  e il trio tutto francese Guy Ligier, Jonny Servoz-Gavin , Henry Pescarolo, Jacque Laffitte.

Negli anni  settanta il circuito  grazie anche alla meticolosa organizzazione  vede la presenza  di piloti   provenienti dalla Formula uno e da essa derivate ,  che montano il vecchio e famoso  motore Ford Cosworth.Inoltre il circuito sarà il banco di prova di vetture con telaio March, che monteranno in via sperimentale  propulsori  inglesi come il motore Hart e il famoso  motore Ferrari Dino  sei cilindri montato su un telaio March  e provato nel 1971 da Riccardo Patrese;

Alla fine degli anni sessanta, inizio 1970,si presentano in riva al lago nomi di spicco che disputano il Gran Premio del Mediterraneo, ricordiamo Ronnie Peterson , J.Pierre Jarier vincitore di quella edizione, Eddie Chever. Bruno Giacomelli, Teo Fabi vincitore  a Indianapolis di una 500 miglia, Mike Hailwood, campione mondiale delle due ruote categoria 500, Riccardo Patrese, Renè Arnoux , Keke Rosberg, Tierry Boutsen  che  l’anno dopo spiccheranno il volo per la Formula Uno.

Il Gran Premio del Mediterraneo si protrarrà fino al 1990 con la vittoria Gianni Morbidelli ex collaudatore della Ferrari.La gara  in quegli anni cambierà denominazione nel senso che sarà valida per il campionato Europeo di F.3000, cioè con  motori direttamente derivati dalla formula uno  e Juan Pablo Montoja sarà vincitore anch’egli  a Pergusa per la categoria formula 3000, e ciò gli consentirà di guadagnarsi una guida , l’anno dopo  nella massima formula.

Ma il Campionato di  Formula 3000 perderà sempre più di interesse data anche la limitazione  ai motori messa dalla Federazione Internazionale e la pochissima competitività delle piccole scuderieche cercavano di contrastare le grandi Scuderie che tra l’altro avevano a loro disposizione budget notevoli..

Poi un giorno la CSAI di punto in bianco, decide   che la categoria cadetta debba  disputarsi  sugli stessi circuiti della Formula Uno, per cui verrà decretata la fine di queste corse su monoposto.Sarà la fine di molti ricordi

A Pergusa inoltre  si disputarono interessanti gare valevoli per il campionato prototipi.

Nel 1975 si disputò la Coppa Florio  che vide primeggiare l’Alfa Romeo 33TT12 di Arturo Merzario e Jochen Mass.

Lo stesso Mass in coppia con Rolf  Stommelen,  replicò la vettoria  a bordo di una splendida  Porsche  936.

Nel 1977  sempre a Pergusa,  Arturo Merzario con l’Alfa Romeo 33 si aggiudicò la corsa  stabilendo vari record.

L’edizione del 1979 vide il trionfo dell’indimenticabile Lella Lombardi e il pilota Catanese Enrico Grimaldi con una Osella.

Quell’anno  Riccardo Patrese con Carlo Facetti  sfiorarono l’impresa  a bordo di una Lancia  Beta Montecarlo di 1400 CC. ma  con un turbocompressore che scatenava oltre 400 cavalli.

L’Ultima Edizione che  venne considerata valida per il Campionato di durata,  fù quella del 1981, che  vedrà la vittoria  dello spagnolo De Villota e l’inglese Guy Edwards

Gli organizzatori  di Pergusa non si diedero mai per vinti  anzi dopo  l’annullamento delle gare di Formula 3000 il ricambio si trovò subito pronto con le gare  per il Campionato Europeo Turismo, Fabrizio Giovannardi diventerà il nuovo dio del lago e con l’Alfa Romeo, centrerà per alcuni anni prestigiose vittorie.

Infine  scoppiarono  le polemiche tra Organizzazione e Ambientalisti che volevano il circuito lontano dal luogo in cui si trovava la riserva naturale istituita  nella stessa area del circuito.

Le polemiche continueranno ancora.

Nel 1999 sembra che le cose comincino a muoversi, si disputa una prova del neonato (allora) Campionato Mondiale Sport, la Bellissima Ferrari 333 SP  vince la prova .Ma nonostante la grande serietà nell’organizzazione  e un afflusso di pubblico delle grandi occasioni, non ci sarà un seguito.

Allora gli Organizzatori Ennesi tentarono la carta   con il Campionato  della Serie Fia GT in via del tutto sperimentale.

Ma la Federazione dopo qualche timida promessa  e un ritorno l’anno dopo a Pergusa,non mantenne mai  la parola. Le troppe richieste esose da parte di essa e  gli atteggiamenti penalizzanti non hanno mai aiutato gli organizzatori.

In occasione del 50° Anniversario della Ferrari e la conquista del Campionato Mondiale Costruttori  la Casa di Maranello mandò in riva al Lago  le sue due vetture  e i suoi alfieri Michel Scumacher ed Eddie Irvine. Scese a Pergusa tutto lo squadrone Ferrari , con Todt , Montezemolo , l’Ing. Martinelli e i vecchi meccanici. La Ferrari portò sul Circuito Ennese migliaia di  spettatori , i pulmann che scaricavano i tifosi  dal circuito a  S.Anna,  lavorarono fino a tarda notte, tanto era il movimento  da tutta la Sicilia. Sul circuito Schumacher diede letteralmente spettacolo simulando un mini grand-prix con il compagno e un paio di cambi gomme. Fù un avvenimento indimenticabile.

 

ELENCO VINCITORI GRAN PREMIO DEL MEDITERRANEO-Pergusa- Enna

 

Anno Pilota Vincitore Vettura
1962 Lorenzo Bandini Ferrari
1963 John Surtees Ferrari
1964 Joseph Siffert Brabham
1965 Joseph Siffert Brabham
1966 Jonathan Williams De Sanctis
1967 Jackie Stewart Matra Ford
1968 Jochen Rindt Brabham Ford
1969 Piers Courage Brabham Ford
1970 Clay Regazzoni Tecno Ford
1971 Non disputata  
1972 Henry Pescarolo Brabham Ford. 
     

Video d’epoca da YOUTUBE.COM

 

1 Risposta to " Corse di Sicilia-Autodromo di Pergusa-La Storia "

  1. carlo bilotti scrive:

    sarei grato se mi fareste avere qualche documento delle mie partecipazioni alla targa florio con l’osella negli anni 1974/75/76 ringraziandovi in anticipo vi saluto cordialmente Carlo Bilotti

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