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Si è spento un altro mito della Targa :Ciccio di Cefalù

Dopo due anni di lotta contro una malattia subdola, “Ciccio di Cefalù“, come era conosciuto da tutti, il primo giorno del 2023 si è spento serenamente. All’anagrafe Francesco Liberto, 86 primavere alle spalle, “Ciccio” è stato un protagonista del mondo delle corse automobilistiche. A lui si  deve la creazione delle scarpe dei piloti. È stato Ignazio Giunti il primo a chiedergli di realizzarle. Era il 1967. Ciccio che aveva mosso i primi passi nel laboratorio dello zio quando non aveva ancora 10 anni, era già un artigiano esperto. Le scarpe per quel pilota le realizzò su misura pensando alle sue esigenze: pianta piatta e larga, per offrire al piede l’appoggio perfetto sui pedali, lacci alti, per consentire al cuoio di fasciare il piede come una seconda pelle.

Quando Niki Lauda correva, prima del weekend di gara, un jet privato si alzava da Bologna e atterrava a Palermo dove venivano imbarcate le scarpe realizzate proprio da quel piccolo-grande ciabattino. Quindi, l’executive ripartiva per andare a fare la consegna direttamente al pilota. Qualità, maestria nella realizzazione di ogni calzatura e scaramanzia, convinsero Enzo Ferrari a farlo diventare fornitore ufficiale di Maranello. Le calzature di “Ciccio” sono state indossate da tutti i grandi delle corse fin a quando il regolamento di gara li ha obbligati a indossare esclusivamente abbigliamento ignifugo. Quando nel 2018 Porsche presentò una delle sue ultime vetture, girò un cortometraggio in Sicilia con un omaggio speciale all’artigiano di Cefalù. Sfogliando il “librone dei piedi” ne ho trovati due disegnati asimmetrici: al sinistro mancava l’alluce. Erano quelli di Vic Elford, vincitore della “Targa” nel ‘68. Il pilota aveva sentito parlare di quell’artigiano proprio da Giunti.

Appena arrivato in Sicilia per la “Targa” si è così recato a Cefalù per farsi realizzare un paio di scarpe su misura. Elford indossava le scarpe di “Ciccio” quando tagliò per primo il traguardo. Nell’occasione si era sparsa la voce che erano state proprio quelle calzature a condurlo alla vittoria. Le calzature di Ciccio per tutti avevano poteri magici alla pari dei calzari alati del dio Mercurio. A quel punto le hanno richieste scaramanticamente: Ickx, Reutemann, Fittipaldi, Regazzoni, Arnoux, Merzario, Vaccarella…Tutti i piloti volevano le scarpe di Ciccio per entrare nella legenda. In una delle nostre ultime telefonate, “Ciccio” mi aveva raccontato dell’addio di Lauda. “Niki vinse un mondiale con le mie scarpe. E quando è morto ha voluto essere seppellito con la tuta della Ferrari insieme alle mie scarpe”.Ha ottenuto numerosi premi in campo internazionale e grandi attestati in campo nazionale.Ha rappresentato in campo motoristico per le calzature  indossate dai piloti durante le corse il top mondiale .Lo ricordo nel periodo glorioso della Targa Florio in mezzo ai vecchi amici Nino Vaccarella e Arturo Merzario.

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